NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino piuttosto scuro, con tenui riflessi violacei. Il profilo olfattivo ricorda aromi di frutta rossa matura, piccoli frutti di bosco, note ombrose di sottobosco, humus, sentori di spezie orientali e di erbe officinali. Al palato denota una buona struttura, con una trama tannica fitta ed energica. Il sorso è profondo e ampio, con un finale armonioso e fresco. Montepulciano di razza.
ABBINAMENTO
Da abbinare a salumi e formassi, carni arrosto, selvaggina.
CANTINA
Valle Reale è un angolo di paradiso circondato dalle montagne tra le province di Pescara e L’Aquila, situato nel mezzo di tre riserva naturali: il Parco Nazionale del Gran Sasso, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Regionale del Sirente-Velino. In questo contesto naturale incontaminato Leonardo Pizzolo, proprietario di circa 46 ettari tra i 350 e i 400 metri di altitudine, coltiva i suoi vigneti seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica e produce vini di grande personalità che siano la più naturale espressione del territorio.
I vigneti della cantina Valle Reale sono dislocati su 5 appezzamenti tra le località di Popoli e Capestrano, immersi in un territorio boscoso e ricco di biodiversità, popolato da lupi appenninici, da camosci, da uccelli rapaci, dall’orso bruno marsicano e da molte specie vegetali e animali in via di estinzione. Qui si trovano anche le sorgenti del fiume Pescara, che rappresentano un’oasi protetta e tutelata da leggi molto severe. Il clima è molto rigido, influenzato dai venti freddi provenienti dal Gran Sasso, e non è facile proteggere i vigneti dalle nevicate precoci, dalle forti escursioni termiche e dalle gelate primaverili. Viene praticata una viticoltura di montagna seguendo un approccio agronomico sostenibile e rispettoso della natura, a certificazione biologica e biodinamica.
I vini Valle Reali sono prodotti con l’intento di lasciare esprimere in modo autentico la natura selvaggia e incontaminata del luogo. A partire dal 2007 tutte le vinificazione avvengono spontaneamente con lieviti indigeni, sfruttando la possibilità del pied de cuve: “ci troviamo in un ambiente ancora in gran parte incontaminato e questo assicura uno straordinario patrimonio di lieviti indigeni”. Si tratta di vini unici, territoriali e identitari, dotati di sostanza, calore e grande espressività, molto spesso maturati solo in acciaio e imbottigliati senza filtrazione. Molte etichette riportano il nome del vigneto da cui sono nate e di cui esprimono il carattere, offrendo scorci differenti e magnifici delle montagne abruzzesi.
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