NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore giallo paglierino nel calice. Il naso ha una splendida nota tostata, con i sentori minerali che si fondano alle spezie e ad una fine affumicatura.
In bocca è fresco, diretto, con un corpo pieno ed una mineralità che ricorre spiccata. Complesso e piuttosto lungo il finale.
ABBINAMENTO
Coume de l’Olla Blanc è un vino complesso e dotato di ottima freschezza, ottimo per abbinare secondi piatti a base di pesce: consigliato con branzino o cernia al forno.
CANTINA
Domaine Matassa è stato fondato all’inizio del secolo, nel 2002 per la precisione, per mano dei neozelandesi Tom Lubbe – enologo consulente di cantine francesi e sudafricane – e Sam Harrop, anch’esso consulente enologico.
L’azienda, che prima dell’acquisizione era chiamata “Clos Matassa”, si trova in Francia, nella zona dei Pirenei Orientali, sulle colline dei Coteaux des Fenouillèdes, nella regione del Roussillon.
Nell’organizzazione pratica delle attività, incontriamo Tom Lubbe a gestire tanto i lavori e le attività in vigna, quanto i processi e le fasi lavorative di cantina, in entrambi i casi curando il modus operandi secondo quelli che sono i criteri della biodinamica, e quindi prestando grande attenzione alla biodiversità, al rispetto della natura, dell’ecosistema e dell’ambiente, nonché seguendo con precisione il calendario e le fasi lunari.
Agli antichi vigneti originari, impiantati a carignano, si sono aggiunti ulteriori vecchi vigneti situati tra i Coteaux des Fenouillèdes e il villaggio di Calce, per un totale complessivo che arriva a coprire una superficie di 15 ettari, che contano viti di età compresa tra i 30 e i 115 anni. Le parcelle sono coltivate con varietà indigene, quali grenache, mourvèdre e carignano tra gli altri, e si distendono in parte su pendii collinari e in parte in pianura, a un’altitudine variabile ricompresa tra i 150 e i 450 metri sul livello del mare.
Dopo la vendemmia, non appena le uve arrivano in cantina, lo scopo principale perseguito è sempre quello di esaltare l’essenza del luogo che le ha viste nascere, per cui la materia prima viene trattata sempre esaltando le peculiarità di stagione e territorio.
Utilizzando irrisorie quantità di solforosa e senza mai far ricorso ad additivi o a coadiuvanti tecnologici, prendono vita etichette che rispondono ai nomi di “Alexandria”, “Marguerite”, “El Sarrat” e “Romanissa”. Bottiglie, quelle che escono dalla cantina di Domaine Matassa, figlie della più alta intransigenza enologica, e specchio fedele del più bel terroir del Roussillon.
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