CANTINA
La famiglia Chave è anticamente legata al mondo del vino: sin dal lontano 1481 si trovano infatti tracce che legano la prima generazione di Chave alla coltivazione dell’uva. Nei primi decenni la produzione si concentrava nelle vigne circostanti a quella che oggi corrisponde all’AOC di Saint Joseph, poi, passo dopo passo, le acquisizioni nell’area della Valle del Rodano aumentarono, giungendo a oggi con Jean Louis alla sedicesima generazione famigliare a capo della cantina.
I territori coltivati si estendono su una superficie totale di 14 ettari, tutti compresi all’interno del comune di Hermitage; 10 ettari sono coltivati con l’uva regina della zona, quel syrah che è vera punta di diamante del Domaine, mentre le vigne rimanenti sono dedicate a due vitigni a bacca bianca, marsanne e roussanne. Le viti hanno in media un’età compresa fra i 50 e i 60 anni, garantendo quindi una maturità che porta alla creazione di grandi vini. Grande attenzione viene posta ai lavori in vigna e tra i filari, con l’obiettivo di portare a vendemmia grappoli sani e maturi, carichi di profumi e sensazioni che parlino e raccontino del territorio. Grande “tatto” si usa poi anche durante la fase di vinificazione, al fine di portare ad affinamento una massa di vino identitario, da lasciar poi evolvere per diversi mesi in legno, a seconda dell’etichetta.
Oggi si producono due Hermitage rossi, il “Jean Louis Chave” e la “Cuvée Cathelin”, e un bianco, il “JL Chave”, tre bottiglie che rispecchiano la storia di uno dei Domaine più interessanti di tutta l’area, considerato da appassionati e critici come uno dei miti dell’appelation Hermitage.
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