Venezia Giulia Bianco IGT Friulano “Jakot” 2018 – Radikon (TRIPLE A) (0.50l)

Annata: 2018
Denominazione:
Venezia Giulia IGT
Vitigni:
Friulano 100%
Alcol:
13.5% Formato: 0.50l
Temperatura di servizio:
14/16°C
Bernardi Rate:
92/100
Tipologia:
Orange Wine Friuli / Vino Bianco Macerato Friuli
Abbinamenti:
Piatti a base di pesce dal gusto intenso, Carni bianche

Peculiarità: Il Tocai Friulano “Jakot” di Stanislao Radikon è uno di quei vini che chi ama la filosofia biodinamica deve provare almeno una volta e lui ha fatto l’eccellenza assoluta della biodinamica. Questo vino nasce sull’altura di Oslavia negli ultimi giorni di settembre, quando viene vendemmiato esclusivamente a mano e quando viene lasciato fermentare in tini di rovere a contatto con le bucce per un tempo incredibile, almeno 3-4 mesi. La particolarità non finisce qui visto che dopo la fermentazione, anche l’affinamento ha caratteristiche tutte proprie: 40 mesi in barriques di rovere.

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NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore giallo dorato, vivo e intenso, e che abbina splendidamente la complessità della mandorla, tipica del vitigno, con i richiami di frutta tropicale e la speziatura finale. E’ ampio, fresco e sapido e ha una straordinaria complessità. Un vino splendido per tutti coloro che amano la biodinamica.

ABBINAMENTO

Da tutto pasto, ben si abbina a frittate, paste ripiene.

CANTINA

La cantina Radikon è un importante punto di riferimento del Friuli, divenuta nel corso dei decenni un esempio da seguire per molti. Fu una delle prime realtà produttive a mettere a punto uno stile unico e senza compromessi, strettamente legato alle più antiche tradizioni del territorio, incluse fermentazioni spontanee, macerazioni prolungate anche per le uve bianche, lunghissimi invecchiamenti e aggiunte minime o nulle di solforosa. Si trova sull’altura di Oslavia, frazione di Gorizia, nel cuore del Collio, al confine con la Slovenia. È stata guidata, dalla fine degli anni ’70, dal carismatico vignaiolo Stanislao Radikon, detto Stanko, insieme alla moglie Suzana mentre oggi è nelle mani del figlio enologo Sasa. I 12 ettari di vigneti ubicati nei dintorni della cantina sono situati su declivi in forte pendenza e quindi molto faticosi da lavorare, ma con un terreno perfetto per la coltivazione delle uve, in quanto composto da stratificazioni arenacee e marnose di origine ecocenica, che in queste zone prende il nome Ponka. Le uve coltivate sono quelle tipiche del territorio, tra cui Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia Istriana e Pinot Grigio, insieme a varietà tradizionali come Chardonnay e Merlot

La storia della cantina Radikon ha inizio quando Stanko, nel 1977, cominciò ad occuparsi in prima persona della coltivazione delle viti nei terreni del padre. È giovane e attratto dalle novità: “sono entrato anch’io nel girone infernale di chi faceva un uso libertino della chimica in campagna”, ma con il passare del tempo si accorge che il suo vino non è quello che lui vuole perché banale, sempre uguale a se stesso e omologato a tutti gli altri. Decide così di cambiare radicalmente rotta: niente più prodotti chimici in vigna, né anidride solforosa in cantina, dove si passa a lunghe macerazioni sulle bucce in tini di legno. I risultati sono sorprendenti: il vino ottenuto è meraviglioso, complesso e multiforme, ricco di carattere e di personalità. Comincia quindi a farsi portatore di una filosofia produttiva che sostiene l’assoluta necessità di coltivare la terra con i metodi tradizionali senza inquinarla con prodotti chimici al fine di farsi autori di una produzione genuina e strettamente territoriale: “i nostri propositi per il futuro sono animati dallo stesso spirito che ora ci spinge a produrre vini naturali, lavorando a fondo per dare il meglio di noi stessi anno dopo anno”.

I vini Radikon sono l’espressione pura e anticonvenzionale del Collio: etichette uniche e inimitabili, non assimilabili a nessun altro prodotto e differenti in ogni annata, in grado di sorprendere nell’istante e di regalare grandi emozioni nel tempo. Richiedono pazienza, attenzione e grande dedizione, sconsigliate ai degustatori meno esperti. A partire dai vitigni tipici del territorio Radikon, da grande artigiano del vino, è stato in grado di coniare uno stile originale e personalissimo che ha saputo essere innovativo e tradizionale nello stesso tempo, aprendo la strada, con i suoi orange wines, a tanti altri produttori artigiani e segnando in maniera definitiva la storia enologica del Friuli Venezia Giulia.

Peso 1.50 kg
Regione

Friuli Venezia Giulia

Vitigno

Friulano

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