NOTA DI DEGUSTAZIONE
ABBINAMENTO
Perfetto come aperitivo.
MAISON
La tenuta creata nel 1968 dai genitori di Geraldine proviene da due famiglie di mietitori del villaggio di Ecueil: Lacourte-Labassé (parte paterna) e Godbillon Marié (parte materna). Géraldine è la terza generazione a produrre bottiglie e la nona a lavorare in vigna.
“Abbiamo rilevato (Géraldine LACOURTE e Richard DESVIGNES) la tenuta nel 2008 e abbiamo lasciato la cooperativa nel 2012. Siamo un team di 5 persone e rendiamo un punto d’onore fare tutto da soli dalla A alla Z per controllare tutto e lavorare solo con le nostre uve (nessun acquisto di uva, vini limpidi, bottiglie). Tutto questo per un miglior controllo della qualità che vogliamo al top! Per noi tutto si fa in vigna, e abbiamo la fortuna di avere un terroir eccezionale che vogliamo tutelare, coccolare, la chiave del successo di un vino eccellente, raccontare una storia, con una sua identità, il tutto unito al nostro lavoro senza compromessi. Abbiamo sempre voglia di progredire, di innovare (in qualità e non in quantità), per questo abbiamo intrapreso il biologico (certificato dal 01/2020) e la biodinamica (in conversione). Anche per noi la biodiversità è molto importante, pratichiamo la vitiforestazione (piantare siepi, alberi, alberi da frutto nei nostri appezzamenti) e l’ecopascolo (falciare i nostri appezzamenti da parte di pecore Ouessant, poi un po’ arare con i cavalli. la possibilità di avere un terroir molto uniti intorno al villaggio: identità fortissima del nostro terroir unico in pinot nero sulla sabbia, velocità d’azione se necessaria per i trattamenti, controllo di tutto il nostro vigneto in brevissimo tempo, clima più o meno meno simile su tutti gli appezzamenti.
Per la vendemmia prendiamo più o meno la stessa squadra di raccoglitori fedeli che conoscono la nostra filosofia e siamo con loro in vigna a controllare la raccolta. Tutto ciò che viene raccolto durante la giornata viene pressato entro 5 ore in modo da avere la frutta più fresca possibile… In cantina lavoriamo con tini di acciaio inox a temperatura controllata oltre che con botti di rovere, alcune delle quali realizzate con rovere proveniente dal bosco del nostro paese.
Privilegiamo il lavoro per gravità il prima possibile (e sistematicamente per la botte) per non maltrattare i vini mediante rimontaggi e vinificazioni in piccoli contenitori in modo da poter separare il nostro appezzamento. I vini in botte non vengono né affinati né filtrati: l’intervento umano è molto limitato! La parola d’ordine per noi è pazienza, ci vuole tempo per fare un ottimo vino: tempo sulle fecce fini in tini/botti di circa 9 mesi prima dell’assemblaggio e dell’imbottigliamento (a luglio), tempo di affinamento in cantina minimo di 22-28 mesi prima della sboccatura per una BSA e 6 anni per un’annata, tempo dopo la sboccatura di circa 4 mesi e più a seconda dell’annata. Puntiamo a creare champagne fini ed eleganti (questo anche grazie al nostro terreno sabbioso), dritti e precisi, cesellati e con una bella consistenza e “masticabilità”.”
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