NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino con qualche sfumatura più scura dovuta alla gioventù e all’ottima estrazione del colore. Come tradizione vuole è un vino leggero ma non banale, profuma di ciliegia e di pepe nero, qualche nota piu fresca di geranio. Il sorso è scorrevole, dinamico, saporito. Ad invadere il palato, una sfumatura di ciliegie croccante.
ABBINAMENTO
A tavola è ottimo in accompagnamento dai primi piatti ai secondi di carne, ma bevuto fresco accompagnato da un tagliere è perfetto.
CANTINA
Ca’ la Bionda è una vivace cantina a Valgatara di Marano, in provincia di Verona: un piccolo paesino di circa tre mila anime della Valpolicella, una delle zone vinicole più vocate d’Italia. Ca’ la Bionda ha più di un secolo di vita: nata nel 1902 grazie all’iniziativa di Piero Castellani, oggi è guidata con amore e passione dall’omonimo nipote Piero Castellani.
Le vigne, che si estendono per 29 ettari, sono impiantate prevalentemente su di un terreno calcareo-argilloso, ricco di scheletro e sono situate ad un’altezza fra i 150 e i 300 metri sul livello del mare, inoltre godono di una favorevolissima esposizione per la maturazione delle uve. I vitigni presenti nella vigna sono i classici Corvina, Rondinella e Corvinone, che danno origine ai famosi vini Amarone e Recioto. Nella vigna Piero non utilizza diserbanti o concimi chimici ed ha ripristinato tutti i muretti a secco per creare i terrazzamenti molto favorevoli per una buona maturazione dell’uva.
La cantina di Ca’ la Bionda è costruita su più piani, sfruttando la gravità per le tecniche di vinificazione. I lieviti utilizzati sono assolutamente autoctoni e non si fanno operazioni di chiarificazione, filtrazione e stabilizzazione. La fondamentale fase dell’appassimento si svolge su Tavole Cannettate, senza alcun controllo artificiale dell’umidità e della temperatura: tutto secondo l’antica tradizione contadina della regione. Il vino prodotto riposa ed invecchia in speciali botti di rovere. Questa sono le condizioni da cui nascono l’Amarone “Vigne di Ravazzol” e il “Riserva Ravazzo”, due perle pregiate nel panorama della Valpolicella.
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