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Montepulciano d’Abruzzo DOP 2022 – Tiberio

Annata: 2022

Denominazione: Montepulciano d’Abruzzo DOP

Vitigni: Montepulciano 100%

Alcol: 14,5% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 16/18 °C

Bernardi Rate: 85/100

Tipologia: Rosso Marche

Peculiarità: Archivio è ottenuto da un singolo vigneto di Montepulciano, una porzione di circa un ettaro di un appezzamento storico di 2,5 ettari piantato 65 anni fa. È da questo vigneto che negli anni l’azienda Tiberio ha individuato, selezionato e poi propagato le selezioni massali di uva Montepulciano, l’unico appezzamento di tutta l’azienda agricola contraddistinto da terreni calcarei con sottosuolo argilloso e la presenza di ossido di ferro. Il Montepulciano che cresce in questo vigneto ha caratteristiche peculiari, così come i vini che si ottengono. Al suo interno, sono stati identificati quattro diversi biotipi che si presentano e si comportano in maniera differente dagli altri. I quattro biotipi prendono il nome dai cani dell’azienda, parte della storia della famiglia Tiberio tanto quanto i vini che producono.

Le differenze tra i quattro biotipi sono numerose, ma si possono sintetizzare così: Tione98 è caratterizzato da acini piccoli e rotondi, con buccia spessa, che raggiungono la maturazione polifenolica fisiologica con una certa facilità; un secondo biotipo, Quarmari15, presenta uve dalla buccia sottile, quindi un rapporto buccia-polpa inferiore con più succo, e livelli di acidità elevati; Diana18 ha un grappolo molto più lungo ed è l’ultimo, dei quattro, per maturazione; Otto19 è caratterizzato da una foglia molto rotonda e frastagliata rispetto alla tipica multilobata, mentre i vinaccioli non sono completamente lignificati: questo si traduce in un vino con maggiore presenza tannica ove il tannino riesce ad esprimere un aspetto più nobile ed elegante.

La fermentazione spontanea, effettuata con lieviti naturali specifici del vigneto, in questo caso raggiunge temperature più elevate: ciò indica come questa precisa popolazione di lieviti si sia adattata a un determinato ambiente e sia in grado di lavorare a temperature più alte e ottenere, quindi, un’estrazione naturale significativa di polifenoli. Il risultato è un vino fine, elegante e allo stesso tempo complesso, con colore, aromi e sapori intensi e una maggiore consistenza rispetto agli altri Montepulciano d’Abruzzo che produciamo, un vino che esprime appieno il terroir specifico del vitigno. Per questa ragione Archivio è in parte affinato, per il 30%, in botti di rovere (barrique nuove).  L’utilizzo delle barrique non nasce dal desiderio di fare un vino invecchiato in legno di rovere, ma dall’esigenza di valorizzare le caratteristiche specifiche di questo vino e dalla necessità di avere una migliore ossigenazione in fase di affinamento.

24.00

6 disponibili

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NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso rubino con sfumature violacee. Aromi intensi, puliti, eleganti che si aprono con note di ribes, mirtillo e visciola, seguite da aromi di violetta e pepe rosa. Al palato l’attacco è fresco con tannini setoli e fini. Il finale è persistente, con ricordi di ciliegia rossa e ribes.

ABBINAMENTO

Primi piatti strutturati, minestre, selvaggina, carni arrosto, salumi, formaggi

CANTINA

Sul finire del secolo scorso, tra le vette del Gran Sasso e della Maiella – a un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare e a poco più di venti chilometri di distanza da Pescara -, Riccardo Tiberio ha scoperto un vecchio vigneto di trebbiano d’Abruzzo, con viti di circa sessant’anni d’età. Ricomprendo il ruolo di export manager per un’importante azienda vitivinicola abruzzese, Riccardo comprese sin da subito le potenzialità dell’appezzamento che aveva scovato, ed esattamente nel 2000 riuscì a finalizzare l’acquisto degli otto ettari vitati nascosti tra le montagne, insieme ai quali acquistò anche altri appezzamenti di terra, per una superficie complessiva di circa 31 ettari. Da subito Tiberio si tuffò anima e corpo nell’impresa, iniziando a impiantare accanto ai filari esistenti nuovi vigneti di montepulciano d’Abruzzo, trebbiano, aglianico, pecorino e di moscato di Castiglione, un’antica varietà autoctona della zona. Partendo da un integrale rispetto dell’ambiente, della natura e dell’ecosistema, e cercando sempre di esaltare le tipicità del territorio, è al 2004 che risale la prima vendemmia imbottigliata, che sin dall’inizio si dimostra caratterizzata da bianchi sapidi e minerali e da rossi generosi e ricchi di frutto. Nel 2008 le redini aziendali sono passate nelle mani dei figli di Riccardo, Cristina e Antonio, che hanno continuato a gestire l’azienda vinicola percorrendo la stessa strada intrapresa dal padre, seguendo i lavori enologici in cantina la prima, e le opere agronomiche in vigna il secondo. Oltre a poter contare su quelle che sono alcune delle più vecchie viti di trebbiano abruzzese, sono state impiantate ulteriori varietà autoctone antiche, e i risultati, come sin dal principio, continuano a essere semplicemente eccellenti, premiati non poche volte dalla critica di settore con importanti riconoscimenti, come per esempio i Tre Bicchieri assegnati dal Gambero Rosso. Vini che raccontano la più alta enologia delle terre d’Abruzzo e che vi faranno innamorare quasi istantaneamente.

Peso 1 kg
Regione

Marche

Vitigno

Montepulciano d'Abruzzo

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