NOTA DI DEGUSTAZIONE
Rosso rubino con leggeri riflessi granata. Fine ed elegante al naso, con sentori di frutta rossa matura, viola e spezie. In degustazione è di corpo, equilibrato, con tannini avvolgenti e una persistenza di ottima lunghezza.
ABBINAMENTO
Ideale per essere abbinato a secondi piatti a base di carni rosse, cacciagione e selvaggina. Perfetto con il cinghiale alle olive.
CANTINA
La cantina storica dell’azienda Oddero è situata a Santa Maria di La Morra, ed è annessa al corpo abitativo principale. Si compone di due parti: la prima viene utilizzata per la vinificazione ed è dotata delle più moderne tecnologie enologiche; mentre la seconda, composta dalle antiche cantine di origine settecentesca, ospita i vini di lunga vita ed è ancora oggi utilizzata per l’affinamento e l’invecchiamento dei vini.
Sempre in Santa Maria di La Morra, ma ubicata a pochi passi dagli edifici storici, sorge la nuova cantina. Completata nel 2015 e progettata secondo moderne tecniche di coibentazione e risparmio energetico, questo edificio è il “contributo” della nuova generazione alla lunga storia degli Oddero. La cantina è stata divisa in tre sezioni. La prima ospita un grande locale per l’affinamento dei vini in bottiglia prima della commercializzazione.
Una scelta che valorizza i lunghi tempi di attesa dei nostri Barolo, specie nelle loro versioni «Riserva»: cinque anni per il Riserva Bussia Vigna Mondoca e addirittura dieci anni per il Riserva Vignarionda. Il secondo locale, finemente arredato con materiali di recupero, è adibito a percorso storico-museale. Attraverso un’esposizione di antiche bottiglie è possibile ripercorrere la secolare storia degli Oddero e la nostra vocazione alla vitivinicoltura.
Il progetto, seguito dagli architetti Mariateresa Bruno e Giorgio Sordo di Alba, prevede un edificio dal corpo seminterrato, il cui impatto ambientale è stato ulteriormente ridotto grazie ad una copertura erbosa. La perfetta coibentazione della cantina sfrutta l’interramento per garantire ottimi gradi di umidità e temperatura, ideali per l’affinamento dei grandi vini. Il fabbisogno energetico della nuova cantina, infine, è garantito da un impianto fotovoltaico, le cui eccedenze di produzione vengono reintrodotte in rete. Anche i materiali d’arredo sono di recupero: ferro vecchio, legno, pietra e materiali di risulta.
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