NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino. Al naso sentori di frutta matura, more e mirtilli con note di spezie ed un finale vagamente tartufato. Alla bocca intenso con sentori di mandorla tostata e sottobosco, con una piacevole mineralità.
ABBINAMENTO
Ottimo con primi piatti di carne e con carni rosse.
MAISON
Il Domaine Bertagna è situato a Vougeot, nella Côte de Nuits. Possiede 17 ettari di vigneti, dei quali 16 piantati a Pinot Noir e 1 a Chardonnay. La produzione comprende cinque vini Grand Cru, sette Premier Cru e due Village nella zona di produzione che si estende da Gevrey Chambertin a nord (Chambertin) fino ad Aloxe-Corton a sud (Corton e Corton Charlemagne). Nel 1982 la famiglia Günther Reh, originaria della Mosella in Germania, acquistò l’azienda da Claude Bertagna, che la fondò intorno al 1950. Oggi è gestita da Eva Reh-Siddle; nell’ultimo decennio il domaine è stato modernizzato con investimenti tecnologici e sono state acquisite nuove parcelle di vigne. La diversità e la completezza di appellations permette di annoverare il Domaine Bertagna tra i più rinomati della regione.
Il domaine si trova a poche centinaia di metri dal celebre Château du Clos de Vougeot e si affaccia direttamente sulle vigne dell’appellation Vougeot.
La filosofia di produzione parte dal concetto che l’80% della qualità finale del vino dipende dal lavoro fatto in vigna, per cui si pone grande attenzione a tutte le fasi di lavoro manuale. Qualità e precisione sono il leitmotiv dell’azienda. Le vigne (minimo 10.000 piante/ettaro) non subiscono alcun trattamento chimico. Al posto di trattamenti con insetticidi e pesticidi si adottano altri mezzi per il controllo dei parassiti, tra i quali la confusione sessuale. I metodi naturali di coltivazione messi in pratica insieme alle “vendemmie verdi” che limitano la produzione, innalzano sensibilmente la qualità delle uve e permettono di ottenere aromi più concentrati. La ricerca della purezza del frutto si riflette nei vini, dal carattere preciso, vellutato ed elegante.
Le vigne poggiano su suoli calcarei, che qua e là presentano particolarità singolari, essendo più o meno ciottolosi e con varianti nel colore più o meno rosso dei terreni, legato alla ricchezza in ossido di ferro e al loro tenore in argilla. E’ in questa diversità geologica che risiede la magia della Borgogna, dove vigne situate a volte a pochi metri l’una dall’altra producono vini tanto diversi tra loro, dando un senso compiuto al concetto di “terroir”.
Dal punto di vista climatologico, le precipitazioni annuali medie di 710 mm (840 mm a Bordeaux, 610 mm in Champagne) e l’insolazione generosa di 1965 ore/anno (2150 a Bordeaux, 1895 in Champagne) si addicono perfettamente ai due vitigni borgognoni, Pinot Noir e Chardonnay. La storia della viticoltura in Borgogna è strettamente collegata, come in altre aree europee, alla Chiesa. La coltivazione della vite risale ai tempi dei Romani ma furono i potenti monaci Cistercensi nel 1400 a piantare vigne a Vougeot e successivamente costruirono il favoloso Château de Vougeot, dove erano situate anche le presse per le uve. A seguito della rivoluzione francese, le terre appartenenti alla Chiesa e alla nobiltà furono spezzettate, fatto che spiega il tessuto sociale ancora oggi in vigore, dove i Domaine sono proprietari di piccole parcelle in vari paesi piuttosto che possedere ampi appezzamenti attorno ad una grande cantina, come è di norma in altre regioni vinicole.
Nelle cantine del Domaine Bertagna la vinificazione viene effettuata con grande rispetto della materia prima: selezioni rigorose delle uve, giusta intensità nelle pigiature per l’estrazione del colore, aromi e tannini dei futuri vini, rispetto dell’attività dei micro-organismi indigeni, il tutto alla ricerca dell’autenticità e della purezza delle varie appellations.
L’affinamento in cantina avviene nelle cosiddette “pièces” o “fûts bourguignons”, botti da 228 litri. Ogni cru merita una scelta attenta dei legni. Le botti sono tutte di legno francese a grana fine proveniente dalle foreste di Allier, Bertranges, Tronçais e Vosges. In linea generale, per ogni cru viene utilizzato un insieme di vari legni al fine di apportare maggiore complessità aromatica anche se, ad esempio, il Clos Saint Denis matura particolarmente bene in botti da legni della foresta di Bertranges, mentre il Nuits St. Georges si integra perfettamente con le pièces dei Vosgi e del Centro.
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