NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino. Al naso amarene e amponi. Tannini leggeri al palato e rusticità tipico del Pernand rosso. Un finale di succose ciliegie e una buona lunghezza.
ABBINAMENTO
Spiedini di agnello, Tataki tonno, Frittate.
CANTINA
Di proprietà della famiglia Dubrueil per cinque generazioni, oggi è guidata da Christine Gruère-Dubreuil, che la dirige e ricopre il ruolo di enologa del Domaine Dubreuil-Fontaine. La straordinaria tenuta, con i suoi oltre 140 anni di storia, si trova all’incontro delle denominazioni Côte de Nuits e Côte de Beaune, vicino al pittoresco borgo di Pernand-Vergelesses, alle pendici dei vigneti Grand Cru della collina di Corton.
Nomi mitici della Borgogna del vino, che suonano maestosi per qualsiasi appassionato. Eppure, la filosofia di Christine è quella di proporre questi vini al giusto prezzo, senza eccessi, nonostante la qualità senza compromessi e la quantità molto bassa del prodotto aziendale. Christine è alla guida del domaine da trent’anni. Da quel lontano 1991 in cui, dopo aver masticato in giro per il mondo il commercio del vino e l’enologia, ha realizzato il suo sogno di sempre, cioè di entrare a far parte a pieno titolo dello staff aziendale al fianco di suo padre Bernard. Ora, in azienda c’è anche sua figlia, la giovane Clémentine, a dare ulteriore impulso al programma ecosostenibile e artigianale del domaine.
Tra i meriti di Christine c’è sicuramente l’intuizione di realizzare una gamma di Borgogna lavorando più sulla sottrazione che sull’addizione. Meno legno, con affinamenti ridotti a 18 mesi, e meno legno nuovo, ridotto al 30% della massa per i grand cru. Al tempo stesso, Christine ha introdotto i vinificatori in acciaio termoregolato, sostituendo i tini di legno: una scelta orientata a uno stile più schietto, varietale, naturale, insomma meno artefatto, capace di unire in un solo calice carnosità e finezza.
Insieme a Cleméntine, Christine sopravvede alla raccolta e alla selezione delle uve chardonnay e pinot noir e segue la delicata pressatura manuale e le vinificazioni rivolte alla naturalezza del vino. La cantina produce rossi e bianchi grand cru de Corton, ma anche molti altri deliziosi vini capaci di esprimere al massimo il territorio e 1er cru provenienti dai vicini vigneti della Côte de Beaune: Volnay, Pommard, Beaune, Aloxe-Corton, Savigny-Les-Beune e Pernand-Vergelesses.
Tra i mriti di Christine c’è sicuramente l’intuizione di realizzare una gamma di Borgogna lavorando più sulla sottrazione che sull’addizione. Meno legno, con affinamenti ridotti a 18 mesi, e meno legno nuovo, ridotto al 30% della massa per i grand cru. Al tempo stesso, Christine ha introdotto i vinificatori in acciaio termoregolato, sostituendo i tini di legno: una scelta orientata a uno stile più schietto, varietale, naturale, insomma meno artefatto, capace di unire in un solo calice carnosità e finezza.
Insieme a Cleméntine, Christine sopravvede alla raccolta e alla selezione delle uve chardonnay e pinot noir e segue la delicata pressatura manuale e le vinificazioni rivolte alla naturalezza del vino. La cantina produce rossi e bianchi grand cru de Corton, ma anche molti altri deliziosi vini capaci di esprimere al massimo il territorio e 1er cru provenienti dai vicini vigneti della Côte de Beaune: Volnay, Pommard, Beaune, Aloxe-Corton, Savigny-Les-Beune e Pernand-Vergelesses.
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