NOTA DI DEGUSTAZIONE
In Ardbeg Traigh Bhan Lotto 3, deboli onde di fumo di legna profumata si mescolano con spruzzi marini e resina di pino. Decisamente più speziato rispetto ai lotti precedenti, ciuffi di caramello all’anice e pepe di Caienna seguono la brezza, mentre gli agrumi lambiscono note di gigli freschi. Con una spruzzata d’acqua, note cerose e carbone scorrono in goccioline di Sherry classico e olio di semi di lino. Un’ondata di trame ricche e sdolcinate è seguita pochi istanti dopo dalla classica dolce affumicatura. La corda di catrame e la caramella alla melassa immergono il palato in una seconda ondata di fuliggine e colpi di anice. Smoke bob all’orizzonte, mentre zucchero di canna affumicato, noci e spezie si dissolvono dolcemente. Un finale lungo e senza fretta porta nella sua scia mandorle amare e chiodi di garofano, prima di allontanarsi lentamente.
DISTILLERIA
La distilleria Ardbeg, situata nel cuore delle Islay, è stata fondata da John McDougall, e ha attraversato negli anni una storia fatta di mille vicissitudini, simile a quella di molte altre distillerie, dettata da cambi di proprietà, chiusure improvvise e durature, e soprattutto caratterizzata da numerose avversità. Già nel 1835, infatti, ci fu il primo cambio di proprietà, per cui la distilleria venne acquistata dal commerciante di Glasgow Thomas Buchanan, anche se lo stesso John McDougal e suo figlio continuarono a gestire l’azienda, che sul finire degli anni ’70 del 1800, nel 1877 per l’esattezza, viaggiava invece in acque talmente floride da dare lavoro a quasi un terzo degli abitanti dell’isola di Islay. Nel 1981, però, la tendenza era opposta, e complice la diffusa crisi economica, l’azienda non riesce a tenere aperti i battenti, ed è costretta a cessare ogni tipo di attività. Riacquistata nel 1987 da Hiram Walker, sarà solo due anni più tardi, nel 1989, che la distilleria ritorna in produzione, seppure su scala molto ridotta, per poi andare incontro a un altro periodo di chiusura, tra il 1991 e il 1997.
Oggi la distilleria è di proprietà del Gruppo LVMH, che ha il merito di avere ridato molte speranze e fiducia ai cultori di questo prodotto. Le etichette in commercio, attualmente, sono tutte contraddistinte dalla stessa voglia di tradizione che ha spinto la distilleria a imbottigliare senza alcuna filtrazione e a freddo. Per la distillazione vengono ancora usati gli alambicchi storici, e viene curata minuziosamente la scelta delle acque.
Considerata attualmente come una delle più moderne e tecnologicamente avanzate distillerie, oggi Ardbeg si può tranquillamente definire come un marchio cult, fatto per chi vuole ritrovare il classico gusto torbato deciso in un whisky single malt delle Islay.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.