NOTA DI DEGUSTAZIONE
Bollicine persistenti. Naso leggero e delicato, con note delicate di fiori bianchi e agrumi. In bocca fruttato, pieno, vinoso, di buona lunghezza.
CANTINA
La storia della Maison Alexandre Bonnet è un’impronta indelebile nel magnifico villaggio di Les Riceys. Il villaggio, con le sue 3 denominazioni di origine controllata, è un caso unico nel mondo dei vini. I suoi 844 ettari di viti la rendono la città vinicola più importante dello Champagne.
Grazie alle sue origini geologiche e geografiche, il vigneto Riceys è anche riconosciuto come uno dei terroir che offrono il Pinot Nero più bello della Côte des Bar.
Dal 1934, Lucien NOBLE, il nonno materno coltivava le sue prime viti. La sua passione è stata tramandata attraverso le generazioni fino al 1970, quando René, Serge e Alain Bonnet hanno creato il marchio Alexandre Bonnet.
Con uno sfruttamento di oltre 45 ettari oggi, uno strumento di produzione moderno e completamente integrato, uomini legati alla sua storia, lo Champagne Alexandre Bonnet continua ad affermarsi come Casa della Tradizione a Terroir d’Exception.
I suoi Champagne, con uno stile autentico, rendono sacro il Pinot Nero nelle sue annate: tra gli altri, Noir Extra Brut, Blanc de Noirs e Perle Rosée, senza dimenticare il famoso Riso Rosé di riso.
Lo Champagne Alexandre Bonnet Blanc de Noir è uno champagne di Pinot Noir al 100%.
Alexandre Bonnet Blanc de Noirs uno champagne proveniente dalla regione più meridionale della Champagne, Cote des Bars. La zona è molto simile alla Borgogna, si susseguono villaggi bellissimi, come ad esempio Essoyes, dove Renoir padre ha trascorso molte estati e dove Renoir figlio ha detto di aver passato i momenti più belli della sua infanzia.
La Maison Bonnet nasce ufficialmente nel 1970, ma la produzione inizia anche prima. nella splendida località di Les Riceys, dove con i suoi 2.086 acri di vigneti ne fanno il più grande distretto di produzione di vino nella regione di Champagne. Les Riceys era celebre anche in un passato più remoto, e non solo perchè restò a lungo nelle mire del Duca di Borgogna, ma anche perché i suoi vini rosati erano così famosi che pare fossero apprezzati anche da Luigi XIV, il Re Sole.
Bonnet utilizza il Pinot Noir come “base di nobiltà” per le sue creazioni e lo declina nelle sue cuvées con inserimenti di chardonnay, dosaggi personali e attenta “millesimatura”.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.