MAISON
I Gosset appartengono ad una famiglia insediata ad Ay già nel sedicesimo secolo. Agli inizi del ventesimo fu il bisnonno di Paul , Gabriel, il primo a cimentarsi nell’elaborazione di bollicine a partire da uve che fino a quel momento venivamo quasi esclusivamente utilizzate per la produzione di vini fermi. Fu solo a partire dai primi anni Trenta del secolo scorso che parte dei vignaioli della regione iniziarono a spumantizzare una piccola parte del proprio raccolto annuale. Storia, consapevolezza, sensibilità e savoir-faire tramandato di padre in figlio, sono concetti più che azzeccati per inquadrare la personalità e l’attitudine di un futuro di un fuoriclasse del panorama produttivo di questa regione. Parliamo di Paul Gosset, nemmeno venticinquenne, pronto ad esordire presentando un progetto visionario, capace di rappresentare con sbalorditiva semplicità e raffinatezza i concetti portanti dell’identità del presente, passata e futura di una delle regioni vinicole più importanti del mondo. Sostenuto dal padre Michel, Paul lavora un parco vigneti di circa 3.5 ha nel rispetto assoluto della materia vivente che lo circonda, sostenendo un rapporto d’interconnessione ed equilibrio tra gli elementi terra-vigna-vino e ambiente. Quattro parcelle, ognuna circondata da una propria identità, distribuite su quattro terroir distinti: Ay, Mareuil-sur-Ay, Dizy, Chouilly. Tutte le fermentazioni avvengono spontaneamente a partire da lieviti indigeni, le vinificazioni avvengono in futs de chene di differenti tagli ed età. L’utilizzo di solfiti è ridotto al minimo, tra i 15 ed i 30 mg.
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