NOTA DI DEGUSTAZIONE
Color oro intenso dai riflessi ambrati. Spuma briosa, fine e persistente. Primo naso con sentori di fiore di vigna, tiglio e pane leggermente tostato. All’aerazione, note di frutti rossi, agrumi e miele. Bell’attacco vinoso, fruttato e strutturato, ampio e lungo. Finale che conferisce una leggera nota di biscotto e pane fragrante.
ABBINAMENTO
Come aperitivo, servito fresco ma non ghiacciato. Per sublimare i piatti a base di carne bianca, volatili e salumeria fine, freddi o caldi. Per magnificare i buffet freddi, i pesci e i frutti di mare.
MAISON
È da poco meno di cinque secoli, ed esattamente dal 1522, che la famiglia Philipponnat possiede appezzamenti vitati nelle terre della regione francese della Champagne. Di generazione in generazione, tramandandosi il savoir-faire ereditato dai predecessori, alla maison ci si continua ancora oggi a impegnare nel rispetto dei più antichi valori tradizionali, così da arrivare a elaborare vini originali ed eccellenti da un lato, poi allo stesso tempo anche generosi e semplici. Situata a Mareuil-sur-Ay, villaggio Premier Cru della Vallée de la Marne che si trova a est di Epernay, al confine con l’altra grande zona della Champagne, la Côte des Blancs, la Maison Philipponnat può contare attualmente su oltre venti ettari vitati di proprietà, coltivati quasi interamente a pinot nero, ed estesi tra i villaggi Premier Cru di Mareuil-sur-Ay, Mutigny, Avenay-Val-d’Or e Ay, quest’ultimo, invece, villaggio Grand Cru della Vallée de la Marne.
Tra tutti gli appezzamenti, la Maison possiede in monopolio il famoso “Clos des Goisses”, vigneto eccezionale di poco più di cinque ettari, in cui le pendenze particolarmente ripide, l’esposizione totale a sud e il sottosuolo molto gessoso, danno vita a Champagne dotati di grande mineralità e freschezza.
Acquistata nel 1997 dal gruppo BCC e dal 2000 gestita da Charles Philipponnat, la Maison persegue da sempre un unico e principale obiettivo, volto a creare i migliori Champagne squisitamente bilanciati tra struttura e freschezza, utilizzando nel contempo i minimi livelli indispensabili di dosaggio. In cantina, come da tradizione della Maison, viene utilizzato il metodo di invecchiamento Solera per i vini di riserva, che dopo aver maturato in fusti di rovere sono aggiunti ai non millesimati nella proporzione di un quarto, così da mantenere in ogni bottiglia la traccia dei millesimi assemblati sin dalle origini dell’azienda.
Partendo dal Brut Royal Réserve, fino ad arrivare al Blanc de Noir e alla “Cuvée 1522”, un “segreto”, quello del Solera, tramandato nei secoli, di capo cantiniere in capo cantiniere, così da fare di Philipponnat – come se già non bastasse tutto il resto – una tra le maison di più grande prestigio dell’intera Champagne.
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