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Dolcetto D’Alba DOC Mandorlo 2023 – Elvio Cogno

Annata: 2023

Denominazione: Dolcetto D’Alba DOC

Vitigni: Dolcetto 100%

Alcol: 14% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 16/18°C

Bernardi Rate: 94/100

Tipologia: Rosso Piemonte

Peculiarità: Il Dolcetto d’Alba Mandorlo di Elvio Cogno è stato prodotto da uve 100% Dolcetto allevate nella zona di Novello, in provincia di Cuneo, a un’altitudine di circa 380 metri sopra il livello del mare. Il processo di vinificazione è avvenuto in acciaio inox a temperatura controllata. L’affinamento si è svolto per 8 mesi in acciaio inox con e ha incluso un periodo di permanenza sui lieviti di 60 giorni che ha arricchito il vino in termini di aromi, sostanze e struttura. Prima della commercializzazione, il Dolcetto d’Alba Mandorlo di Elvio Cogno ha riposato per ulteriori 6 mesi in bottiglia.

Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €17.00.

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NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso rubino intenso con riflessi porpora. All’olfatto esprime profumi di frutti rossi di bosco che si intrecciano a sentori di rosa e violetta e una lieve nota vinosa. Al sorso è schietto e rotondo, sostenuto da tannini vigorosi ma ben integrati e da un piacevole finale fruttato.

ABBINAMENTO

A tavola si abbina bene a salumi e formaggi semi-stagionati come anche a gustosi primi e secondi piatti di terra a base di carni rosse o selvaggina.

CANTINA

In principio fu il Ristorante dell’Angelo, a La Morra, tra tavoli e clienti affamati. Fu in quel luogo che Elvio Cogno, classe 1936 e originario di Novello, maturò l’idea di produrre il proprio vino. La sua famiglia, da generazioni, coltivava la vite per passione, ma nessuno aveva pensato di trasformare quella vocazione in un lavoro. Il vino prodotto dai Cogno, tuttavia, oltre a servire la cucina del ristorante, ne accresceva la fama, distinguendosi come prodotto di eccellenza.

Tanto che, a metà degli anni ’50, grazie all’interessamento di un socio e il crescente prestigio delle sue bottiglie, Elvio Cogno decise di lasciare la ristorazione a favore della vitivinicoltura, cominciando a collaborare con l’azienda Marcarini, che gestiva splendidi vigneti in Brunate – nel comune di La Morra – coltivati a nebbiolo da Barolo. Il lavoro di Elvio si avviò verso una produzione di alto livello, orientata alla valorizzazione del grande potenziale dei vini delle Langhe.

Il primo Barolo imbottigliato fu la grande annata del 1961. E già nel 1964, in largo anticipo sui tempi, Elvio Cogno decise, tra i primi, di portare in etichetta il nome delle vigne: Brunate, segno di orgoglio e consapevolezza circa l’unicità del proprio prodotto e del terroir da cui aveva origine.