NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore giallo paglierino intenso. Spiccano caratteri di albicocca, pera, mela, pesca, agrumi, mandorla verde, con note di salvia e sentori minerali. Si apprezza un’ottima acidità, sensazioni che richiamano frutti maturi. Grande struttura e spiccata sapidità.
ABBINAMENTO
Minestre di legumi, carni bianche, frutti di mare. Risotti ai funghi, crostacei e tutti i piatti a base di pesce. Pesci al forno, fritture, carni bianche, formaggi non stagionati e molli.
CANTINA
Cantina di eccezionale rilevanza, per alcuni sinonimo stesso della Campania e del suo fascino unico, quella della famiglia Mastroberardino è una realtà vitivinicola da sempre in grado di coniugare al meglio tecnica e passione, grandi numeri e qualità, innovazioni e tradizioni. Un’azienda la cui iscrizione al registro delle imprese della provincia di Avellino risale addirittura al 1878, e che da allora ha protetto e divulgato i grandi valori del territorio irpino senza mai cedere alle tendenze e alle mode del momento, e anzi, continuando sulla strada tracciata dai suoi fondatori.
La storica sede dell’impresa si trova ad Atripalda, nella provincia avellinese, nel cuore di quelle che sono le più importanti denominazioni campane quali Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, ma gli oltre duecento ettari vitati sono distribuiti a macchia di leopardo in alcune delle più vocate aree viticole della regione. Mastroberardino può infatti vantare la produzione, sempre eccellente, di tutte le più importanti varietà vitate della Campania, dall’aglianico al fiano e al greco, dalla falanghina al piedirosso e alla coda di volpe. Varietà in grado di regalare vini di grandissimo spessore anche a distanza di molti anni. In vigna, da tempo ormai la gestione tiene conto tutti gli aspetti più significativi per la valutazione dell’impatto ambientale e per l’attuazione di una conduzione il più possibile sostenibile, per cui tra i filari vengono impiegati prodotti assolutamente biocompatibili, e da qualche anno è stato avviato un progetto di ricerca volto a selezionare i migliori lieviti autoctoni delle uve aziendali. In cantina, altrettanto rigore e scrupolo sono riservati a ogni passaggio produttivo, dalla vinificazione sino all’imbottigliamento e all’affinamento.
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