Langhe DOC Arneis DOCG “Blange'” 2022 – Ceretto

Annata: 2022

Denominazione: Langhe DOC Arneis DOCG

Vitigni: Arneis 100%

Alcol: 13% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 8/10°C

Bernardi Rate: 91/100

Tipologia: Bianco Piemonte

Peculiarità: Il nome dell’Arneis Ceretto nasce dalla pronuncia dialettale di uno dei primi appezzamenti da cui i Caretto Brothers cominciarono a produrre quest’etichetta. Si tratta della ‘vigna del panettiere’, ‘boulanger’ in francese, così chiamata perché un tempo posseduta da un fornaio francese giunto nel ‘700 nel Roero a seguito dell’armistizio di Cherasco. La parola d’impronta francese contribuì al grande successo, assieme alla grafica dal design innovativo e accattivante: una bottiglia trasparente con un etichetta bianca a lettere dorate disegnata da Silvio Coppola, architetto milanese di fama internazionale.

24.00

Esaurito

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Color paglierino terso, profuma di iris, mela renetta, pompelmo, mandorla fresca ed erba falciata. All’assaggio rivela equilibrio e gusto: fresco e vagamente pétillant, corrisponde pienamente all’olfattiva, regalando un gradevolissimo finale fruttato.

ABBINAMENTO

Ottimo come aperitivo, si abbina a pietanze a base di pesce, quanto di carni bianche delicate, a verdure al gratin e a formaggi freschi.

CANTINA

Selezionare le vigne nelle posizioni storicamente più valide era l’obiettivo dei due fratelli Bruno e Marcello Ceretto. Questa idea, derivata da un viaggio in Borgogna, avrebbe dato ragione alla famiglia e reso i vini Barolo e Barbaresco tra i più apprezzati al mondo. Una rivoluzione, all’epoca, per un territorio in cui il concetto di cru era totalmente sconosciuto, ma, soprattutto, una geniale intuizione. Una vera lotta, la loro, intrapresa col padre Riccardo, che le uve le comprava per poi vinificarle. “Incominciate un percorso difficile, la terra non ha mai creato ricchezze a nessuno” sosteneva Riccardo, ma i testardi Bruno e Marcello non avevano dubbi “siamo per la terra al cento per cento, la cantina certo un poco conta, comunque i grandi vini si fanno con l’uva”. Iniziano quindi a sognare etichette che portino il nome del vigneto e su cui appaia anche la sua fotografia: “così chi beve quel vino ha sotto gli occhi la vigna da cui proviene. La vigna è storia, i nomi delle colline restano nel tempo, non mutano e questo rafforza la qualità e la credibilità dei vini qui prodotti. Una vigna la puoi cercare, visitare, toccare, sempre”. Nel 1986 The Wine Spectator, forse la più influente rivista americana nel mondo del vino, mette in copertina i due fratelli langaroli chiamandoli Barolo Brothers. Bruno e Marcello hanno meno di 50 anni, ma non si fanno travolgere da quella che è una consacrazione ufficiale, a cui tutti aspirano ma pochi riescono ad ottenere. Oggi si sono mantenuti fedeli a se stessi, non hanno smesso di sognare e combattere per un obiettivo giusto. Intanto la Langa è cresciuta con loro e con chi, come loro, antepone al proprio nome quello della terra che li ha fatti nascere e li ha accompagnati per tutta la vita.

Peso 1 kg
Vitigno

Nebbiolo

Regione

Piemonte

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