NOTA DI DEGUSTAZIONE
Trasparente e cristallino l’occhio. All’olfatto risulta pulito e puntuale, equilibrato in ogni sfumatura. Stessa impostazione del naso la ritroviamo in assaggio, con un palato leggero e piacevolmente delicato, contraddistinto da un sottile e piacevole richiamo alla lavanda nel retrogusto.
AZIENDA
Danilo Tersigni, Francesco Medici e Filippo Previero: sono questi i nomi dei tre ragazzi italiani da cui ha preso vita il Gin VII Hills, che nel concetto espresso dal nome richiama direttamente l’antica Roma. Attivi professionalmente nel mondo del beverage, i tre italiani si sono conosciuti a Londra, e uniti dalla volontà di creare Gin di matrice tricolore da distribuire in tutto il mondo, hanno dato vita di fatto al primo London Dry Gin tutto di stampo italiano.
Di fatto, nel distillato si incontra chiara e netta l’essenza della Penisola, che non è solo un romanticismo commerciale, ma diventa in questo caso un elemento caratterizzante del Gin stesso, prodotto utilizzando esclusivamente botaniche impiegate nell’antica Roma (per inciso il Gin VII Hills è l’unico Gin che al posto dell’Angelica contiene “Alexander Roots”, ovvero una radice scoperta a suo tempo da Alessandro Magno). Pur essendo un distillato che prende forma esclusivamente da ingredienti italiani (oltre all’Alexander Roots sono impiegati la barbabietola, il cuore di carciofo, il sedano, la salvia, il melograno, la camomilla romana e il miele) il metodo produttivo seguito è quello classico utilizzato per la produzione del London Dry Gin, per cui la cultura anglosassone si va a incontrare con lo spirito italiano. Quello che ne risulta è un Gin che oltre aver cambiato nel frattempo nome da “London Dry Gin” a “Italian Dry Gin”, ha un carattere erbaceo, bilanciato e delicato, certamente non di estrema complessità, ma che vuole lasciarsi facilmente apprezzare sia dai consumatori che dai bartender. Un Gin, insomma, che riesce a piacere a tutti, accontentando anche i palati più delicati e sofisticati.
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