DISTILLERIA
Kyoto, considerata per due anni consecutivi la città più bella del mondo dalla rivista statunitense Travel + Leisure, è un luogo ricco di cultura e di storia. La “città dei mille templi” fu capitale del Giappone per oltre un millennio, fino al 1868, anno in cui l’imperatore trasferì a Tokyo la sua corte. A Kyoto, oggi faro della gastronomia giapponese, sono sorte le principali tradizioni nipponiche, come il nishijin-ori, un tessuto tipico che risale a ben 1200 anni fa. La sua produzione è estremamente complessa, appannaggio di artigiani che si tramandano quest’arte da generazioni. Viene utilizzato per il confezionamento degli abiti tradizionali più pregiati, apprezzati in tutto il paese. In onore di questa antica tradizione, la Kyoto Miyako Distillery ha realizzato con questo tessuto le etichette dei suoi tre whisky: The Kyoto Aka-Obi (Red Belt, fascia rossa), The Kyoto Kuro-Obi (Black Belt, fascia nera) e The Kyoto Murasaki-Obi (Purple Belt, fascia viola) La grande richiesta di whisky giapponese a livello mondiale ha fatto sì che le distillerie si siano concentrate sull’arte del blending più che sulla creazione dei single malt. Altra caratteristica è la produzione prevalente, almeno in questo momento storico, di whisky Non Age Statment (senza indicazione di età), termine che identifica la maggior produzione del Sol Levante. Se in Scozia un blended whisky è al massimo un prodotto di buon rapporto qualità-prezzo, così non si può dire nel caso di un whisky giapponese. I master distiller di Kyoto Miyako Distillery stanno applicando ai loro distillati tutta l’attenzione e le capacità produttive di cui dispongono, al fine di creare blended malt & grain e blended malt con le caratteristiche di distillati premium. La Kyoto Miyako Distillery è la prima distilleria aperta nella prefettura di Kyoto, a 50 km nord-ovest rispetto alla città, in un’area incontaminata e scarsamente abitata, ma soprattutto attraversata dal fiume Yura, noto per la purezza delle sue acque particolarmente pescose. La vicinanza ad una fonte di acqua così preziosa si rivela vitale in tutte le fasi della preparazione del whisky. I due alambicchi Pot Still vengono utilizzati in modo differente rispetto allo stile scozzese classico, dove gli alambicchi si dividono i compiti di prima e seconda distillazione. Qui presentano una caratteristica del tutto diversa, una forma ascendente che impedisce alle impurità e ai gli oli pesanti di passare in condensazione, con il risultato di avere distillati più puliti, floreali e delicati.
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