CANTINA
“Siamo una famiglia di pastori e agricoltori che produce vini autentici, originali e territoriali dall’inizio del ‘900. Il vino è sempre stato venduto in damigiana sino al 1981, quando Paolo inizia ad imbottigliarne una parte. Tenute Dettori è situata nell’estremo nord ovest della Sardegna, nella Romangia del Logudoro, “luogo dorato” fra Sassari e Castelsardo, dove siamo custodi del Cru “Badde Nigolosu”. In questa zona interna e storica del Cannonau, sulle colline più alte, teatro naturale affacciato sul Golfo dell’Asinara a soli 4 km dal mare Tenute Dettori coltiva a Badde Nigolosu solo antichi cloni di uve della Sardegna lavorati secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, con vinificazioni naturali e affinamenti esclusivamente in cemento. Non necessitiamo del legno per domare i tannini. Solo con un sapiente lavoro in vigna le uve arrivano in cantina già con tutte le caratteristiche per fare un grande vino.
Le viti, allevate ad alberello, vivono al centro di un ambiente incontaminato, protetto da 20 ettari di bosco di macchia mediterranea, tra i 250 e 300 metri circa s.l.m. Il mare regola il clima e la forza della luce. Ogni singolo vigneto dà origine ad un singolo vino (clos) con caratteristiche uniche e irripetibili, che immediatamente evocano la Romangia, terroir storico per Vermentino, Moscato di Sorso-Sennori e Cannonau, il cui clone specifico qui ha un nome proprio: Retagliadu Nieddu.
In anni in cui c’era la convinzione che i vitigni tradizionali da soli non sarebbero bastati per realizzare grandi vini, siamo stati gli unici in Sardegna, a dare risalto al Terroir credendo e nobilitando i vitigni tradizionali, vinificandoli naturalmente in purezza, in clos separati. I primi a credere nell’agricoltura biodinamica e nella vinificazione naturale.
Da subito, abbiamo volutamente rinunciato ad usare le “Doc Sardegna (cannonau e vermentino)”, perché troppo distanti dal nostro lavoro. Volevamo mettere davanti a tutti e tutto il nostro Terroir, non l’uva col quale era fatto. L’uva è uno dei tanti elementi culturali di un terroir e non è il più importante. Con l’IGT sapevamo che non avremmo potuto indicare il vitigno, ma è stato proprio questo a convincerci della scelta. Nonostante le maggiori difficoltà la abbiamo scelto la denominazione “ROMANGIA IGT”.
E’ stata una scelta faticosa farsi ascoltare parlando solo di Territorio anziché mettere davanti il vitigno. Oggi, finalmente seppur con venticinque anni di ritardo, siamo soddisfatti nell’osservare come in Sardegna si parli di denominazioni territoriali anziché varietali e si cerchi di lavorare l’uva in purezza e specificando in etichetta il vigneto da cui provengono le uve.
Nel tempo il nostro lavoro è stato conosciuto e riconosciuto per l’unicità dei vini, del luogo ma anche per le persone che abitano Badde Nigolosu, portatori di esperienza, professionalità ed identità.
Abbiamo sempre lavorato al servizio del nostro terroir, senza compromessi. Ma non siamo mai stati soli. Tanti appassionati e professionisti del mondo del vino ci hanno dato fiducia. Hanno degustato, selezionato, raccontato e venduto i nostri vini. Negli anni i vini di Badde Nigolosu, hanno incontrato i più autorevoli professionisti del mondo del vino. Senza di loro oggi non saremmo ancora qui.”
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