NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore oro dai riflessi color miele piuttosto invitante. All’olfatto, su una base di limone così tenue da sfiorare l’illusione, poggia un sentore di datteri glassati appena più intenso, mentre una punta di zenzero pizzica il naso. Si avverte ahinoi un po’ di alcol. Il palato è assolutamente coerente con l’olfatto, con un tocco di nocciola in più. Pur difettando in ricchezza aromatica, non è spiacevole, ma è molto penalizzato dall’assenza di una qualsiasi spinta. Il finale è medio corto, senza sussulti, su note di cereali.
DISTILLERIA
Fondata nel 1837 da John e George Rate, Glenkinchie, con i suoi due enormi alambicchi e le sue diecimila botti di stoccaggio, è una delle numerose distillerie a marchio Diageo dei cui Six Classic Malts è entrata a far parte nel 1998, in rappresentanza delle Lowlands (gli altri sono: Dalwhinnie per le Highlands, Cragganmore per lo Speyside, Talisker per Skye, Oban per le Highlands occidentali e Lagavulin per Islay).
Vista la proprietà, allora, non deve stupire che il 50% della produzione annua di Glenkinchie finisca nei vari blended di Diageo, fra i quali il Johnnie Walker Red Label e il Black Label.
Sono solo due, al momento, gli imbottigliamenti ufficiali del core range: il 12 anni in esame oggi e una Distillers Edition (con lo stesso invecchiamento nelle versioni più recenti), finita in botti ex sherry amontillado.
Il Glenkinchie 12yo sostituisce dal 2007 il 10 anni e rappresenta, evidentemente, il malto base della distilleria. Proposto a 43 % ABV, è tutto sommato poco conosciuto e non così facilmente reperibile, almeno in Italia.
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