NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore rosso rubino. Ha un bel carattere, una bella personalità, un finale deciso, coinvolgente, una grande struttura. È ben riconoscibile la caratteristica impronta della Tenuta San Leonardo: note persistenti di tabacco e vaniglia, con un finale che richiama il cacao e il caffè. L’equilibrio è perfetto, l’eleganza è garantita.
ABBINAMENTO
A tutto pasto, si abbina a carni rosse, pollame nobile, arrosti, brasati, stufati di carne, selvaggina e formaggi stagionati.
CANTINA
Più di mille anni fa era un monastero, da oltre tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga che ne sono appassionati custodi. Oggi la tenuta San Leonardo è un giardino di vigne e rose protetto dalle imponenti montagne trentine che smorzano i freddi venti nordici, mentre il fondovalle accoglie e regala il tepore del lago di Garda. La tenuta è un mondo antico dove le pazienti pratiche di cantina, ancora assolutamente artigianali, regalano vini che sono autentici gioielli dell’enologia italiana distinguendosi per freschezza, armonia ed un’innata eleganza. L’anima di San Leonardo è legata a doppio filo alla famiglia Guerrieri Gonzaga, viticoltori a San Leonardo sin dal XVIII secolo, che si inseriscono nell’affascinante vicenda plurisecolare della tenuta. La lunga tradizione familiare riecheggia in ogni angolo dell’azienda. Una prima riorganizzazione della tenuta avviene tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento grazie al padre del Marchese Carlo, appassionato di enologia. Ma è proprio Carlo il primo vero enologo della famiglia, appassionato di grandi vini da cinquant’anni dedica a San Leonardo la quasi totalità delle sue attenzioni e del suo tempo. Ha trasmesso passione e amore per la vite e il vino anche al figlio Anselmo che oggi amministra l’azienda ascoltando in ogni scelta sempre il cuore che batte per questa tenuta amata da tutta la famiglia. Ma è Carlo Guerrieri Gonzaga il primo vero enologo della famiglia, la sua formazione fu dettata non solo dalla prospettiva di gestire in prima persona il patrimonio agricolo familiare ma soprattutto da una viva curiosità per i grandi vini, Bordeaux in primis. Da questo nasce la sua decisione di studiare enologia a Losanna e approfondire le conoscenze con viaggi di studio in Francia ed in Toscana. Proprio qui, nella proprietà di San Guido, iniziò la lunga e proficua consuetudine con Mario Incisa della Rocchetta, che lo introdusse a tutti i segreti del blend bordolese e divenne a tutti gli effetti il suo “padrino enologico”. Alla Tenuta San Leonardo da quasi cinquant’anni Carlo Guerrieri Gonzaga dedica la quasi totalità delle sue attenzioni e del suo tempo. Da anni anche il figlio Anselmo, oggi amministratore dell’azienda, è impegnato a tempo pieno e come il padre è innamorato di questa terra trentina, dei suoi orizzonti, dei suoi profumi.
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